Lina Bianconicni Cavazza: l’8 marzo di Emilia Romagna al fronte

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Emilia Romagna al fronte vuole rendere omaggio a tutte le donne riconoscendone il ruolo fondamentale nella storia.

Lina Bianconcini Cavazza, un esempio di grande donna bolognese nella Grande Guerra.

Si chiamava Lina Bianconcini Cavazza e nella Bologna del primo novecento era un personaggio di spicco. Line nasce a Bologna il 21 marzo 1886 come Bianconcini, sposerà poi il conte Francesco Cavazza, anch’esso amante della propria città natale tanto da dedicare ampi studi alla sua storia, e da farsi promotore di comitati per il restauro e la conservazione del patrimonio artistico bolognese.
Com’è Lina? Di sicuro una donna di carattere, in grado di gestire le sue attività autonomamente e indipendentemente dal marito. Seppe trasformare la lavorazione del merletto, in un’attività imprenditoriale di alto livello, partecipando a prestigiose mostre e fabbricando merletti preziosi per nobili e ricche famiglie di tutto il mondo (come i Vanderbilt di New York). Ma non solo, fu un’importante occasione di lavoro per moltissime donne, perchè Lina volle sempre e solo lavoratrici donne nella sua impresa. Impresa che fruttò talmente tanto, che le lavoratrici poterono partecipare agli utili E’ grazie al suo operato, che il merletto conosciuto come Aemilia Ars, dall’omonima società, è conosciuto come il merletto tipico bolognese.

Ma non di soli merletti si occupò questo energica e attiva donna. Infatti, nel 1915, allo scoppiar della prima guerra mondiale, Lina si rende subito conto della fondamentale importanza della comunicazione tra famiglie e soldati in guerra. Fonda così, insieme ad altre nobildonne, l’Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare, un ufficio al quale i parenti dei soldati possono rivolgersi quando non hanno più notizie dei propri cari. Un’innovazione! Il meccanismo diventa ben presto talmente collaudato, che questa iniziativa inizialmente gestita solo da donne, riceve l’ufficialità e l’approvazione dal Ministero della marina e di quello della guerra, che mettono a disposizione dell’Ufficio alcuni ufficiali e che emanano una circolare per agevolarne l’opera. Il lavoro portato avanti da queste donne fu fondamentale, un esempio dell’ importanza del ruolo delle donne nella Grande Guerra.

E’ così che Emilia Romagna al fronte vuole rendere omaggio a tutte le donne riconoscendone il ruolo fondamentale nella storia!

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