
di Fabrizio Pini
Kappenabzeichen. Questo nome impronunciabile per noi Italiani aveva un significato importantissimo per i soldati inquadrati nell’esercito Austro Ungarico e lo è anche per i numerosi collezionisti e appassionati della prima guerra mondiale. Tradotto significa letteralmente: distintivo da cappello.
Ufficiale austriaco con diversi Kappenabzeichen appuntati sulla bustina di ordinanza.
Solitamente venivano attaccati sulla parte sinistra del berretto d’ordinanza e averne numerosi significava avere partecipato a diverse campagne militari.

E’ inutile dirvi che visto l’ambiente in cui venivano portati spesso si staccavano dai cappelli e si perdevano tra fango, sassi, paglia o altro, immaginerete, di conseguenza, che non ci sia oggetto migliore da trovare per un appassionato ricercatore perché ogni distintivo rappresenta una storia a sé e diventa un po’ come collezionare le figurine per un bambino….
Ne esistono migliaia di varianti e venivano distribuiti dai comandi ai reparti combattenti per commemorare una vittoria del reggimento di appartenenza o per ricordare un anniversario importante.
Erano disegnati da artisti specializzati e alcuni sono veri capolavori di arte incisoria. I disegni riprodotti raffigurano scene di guerra, momenti di gloria in combattimento con paesaggi di sfondo spesso molto veritieri e fedeli all’originale, riproduzioni di profili di montagne o di altre zone teatro di aspri combattimenti divenute tristemente famose. Non mancano i Kappenabzeichen con un richiamo diretto al fronte italiano che riportano il disegno di montagne del nostro territorio.
Vi sono pezzi molto rari perché coniati in poche centinaia di unità o perché appartenuti a truppe d’assalto o reparti speciali.
Oggi però vi voglio parlare dei più comuni ma forse i più amati dai soldati e cioè i Natali passati lontani dalle famiglie e trascorsi in trincea, in prima linea, di fronte al nemico che eravamo spesso , proprio noi Italiani.
Ogni anno il comando austroungarico ne coniava uno diverso. Esistono infatti le varianti del 1914, 1915,1916 e del 1917. Quello del 1918 ovviamente no poiché il conflitto terminò nel novembre dello stesso anno.
La versione ufficiale del distintivo era uguale per tutti i corpi a parte quello del 1914 che curiosamente fu lasciata di libero conio alle varie armate.
Probabilmente la ragione fu che ci si aspettava una guerra piuttosto veloce che finisse prima dell’anno successivo
quindi si dette poca importanza nel commemorare l’evento.
Le mie ricerche tra i monti mi hanno permesso di trovare tutte e quattro le varianti sopracitate
Qui sopra le immagini del ritrovamento dei Natali 1915 e 1916 in zona Ortigara: un’emozione che ancora oggi ben ricordo stampata nella mia mente. Per captare col metal detector il suono flebile di un tale piccolo oggetto, non lo nego, ci vuole un orecchio da intenditori. Molto spesso la ricerca di un oggetto così piccolo fra i sassi, la terra e le radici è davvero difficoltosa. Per questo il ritrovamento di una Kappenabzeichen per un ricercatore come me, vale davvero un’intera giornata di ricerca e mi fa tornare a casa davvero soddisfatto.